Conservazione

In passato, le attività di conservazione degli Orti Botanici avvenivano, in prevalenza, mediante lo scambio di semi a livello internazionale tra le diverse strutture (Index seminum). Dall’inizio del ventunesimo secolo si sono sperimentate nuove strategie di conservazione attraverso la realizzazione delle prime Banche del germoplasma che, attualmente, rappresentano uno degli strumenti migliori per prevenire la perdita di biodiversità genetica, preservare la flora minacciata e garantire la conservazione delle specie a lungo termine.

Grazie a finanziamenti europei o regionali, molte strutture del Gruppo hanno potuto allestire, presso le loro sedi, Banche del germoplasma. La partecipazione a questi progetti ha fornito, inoltre, l’occasione per concretizzare tecniche innovative di micropropagazione e crioconservazione, permettendo la formazione di personale specializzato e di definire e mettere in pratica protocolli comuni per specie di difficile conservazione e propagazione.

Ben 16 strutture del Gruppo, grazie alle attività svolte all’interno delle loro Banche del germoplasma, aderiscono alla rete RIBES (Rete Italiana Banche del germoplasma per la conservazione Ex situ della flora Spontanea). A livello europeo il Gruppo aderisce al global network BGCI (Botanic Gardens Conservation International), partecipando ai lavori dello European Botanic Gardens Consortium.