Giardino Alpino di Pietra CorvaGiardino Alpino di Pietra Corva

Cenni storici

Il vialetto principale

Il vialetto principale

Il Giardino Alpino di Pietra Corva, è ubicato in comune di Romagnese (PV), a 950 m di altitudine, sul versante del Monte Pietra di Corvo, una scura emersione di roccia ofiolitica che sovrasta il giardino stesso.
Ideato e realizzato dal Dott. Antonio Ridella, valente veterinario e cinofilo, ma anche naturalista e grande appassionato ed esperto di botanica, il Giardino alpino di Pietra Corva fu aperto ufficialmente al pubblico nel 1967 con la finalità di conservare e adattare piante d’alta quota che egli stesso andava scoprendo attraverso viaggi ed escursioni botaniche effettuati non solo sulle Alpi ed Appennini ma anche su Pirenei, Carpazi, Caucaso sino all’Himalaya e Ande.
Quale “logo” del giardino è stata assunta la rara Meleagride minore (Fritillaria montana), delicata e frugale liliacea presente anche in alcune praterie aride limitrofe; essa appare infatti una delle specie più significative del territorio.
Attorno agli anni ’70 la passione e l’entusiasmo di Antonio Ridella riuscirono a contagiare un gruppo di amici che lo aiutarono a potenziare la struttura del giardino, tra i quali il Dott. Bernini Adriano che subentrò nella direzione dello stesso dopo la precoce morte del suo fondatore avvenuta nel 1984.

Struttura e organizzazione

Il centro visita

Il centro visita

Attualmente il giardino è gestito dalla Provincia di Pavia attraverso una convenzione con il comune di Romagnese e la Comunità Montana Oltrepo Pavese; vi lavorano un funzionario responsabile e due giardinieri.
Il Giardino è dotato di una foresteria, di un centro-visita che illustra i diversi aspetti del territorio ed è completato da una serie di pannelli didattici esposti lungo i sentieri interni. I recinti confinanti con queste strutture ospitano inoltre ungulati quali cervi, daini e mufloni. E’ stato di recente realizzato un Centro Studi dell’Appennino Settentrionale il cui scopo è quello di favorire, sviluppare e realizzare attività di ricerca, educazione ed informazione sull’ecosistema naturale appenninico nonché attività di studio della biodiversità del territorio limitrofo.

Le principali collezioni

Fritillaria montana, la specie simbolo del parco

Fritillaria montana, la specie simbolo del parco

Le specie attualmente presenti nel giardino sono circa 1200, suddivise nei vari settori principalmente secondo la provenienza geografica, le caratteristiche ecologiche e ambientali di crescita (faggeta appenninica, stagno e ambienti umidi, ambienti ofiolitici), le collezione di generi importanti quali Saxifraga, Gentiana, Iris, Primula; Campanula).
Sono circa 50 le specie presenti all’interno del giardino e rinvenibili anche negli ambienti ofiolitici presenti nella zona sovrastante il giardino e denominata “sassi neri”.

Attività e progetti

Didattica

Didattica

• attività didattico-educativa che consiste nell’effettuazione di visite guidate, incontri didattici e cicli di lezioni sulle funzioni degli Orti botanici e giardini alpini, laboratori naturalistici, giornate tematiche, mostre, convegni, workshop;
• studio della biodiversità del territorio limitrofo attraverso il Centro Studi dell’Appennino Settentrionale;
• conservazione ex situ di specie minacciate di estinzione che vanno sempre più rarefacendosi sull’Appennino settentrionale.

Non è presente una banca del germoplasma.