Giardino Botanico ReaGiardino Botanico Rea

  • -VIA GIAVENO,40 - 10090 TRANA TO TEL. 339 53 411 72 E-mail infogbrea@gmail.com Pagina Facebook Rea.Giardino.Botanico
  • RESPONSABILI -Liliana Quaranta, curatore -Monica Mondo, Stella Caia, giardinieri -Cesare Paschetta responsabile soc. CAPVS
  • ORARI -Orario estivo: dal 1° maggio al 30 settembre : da lunedì a venerdì 9:00-12:00/13:00-17:00 domenica e festivi infrasettimanali 14:00-19:00 sabato e altri orari, apertura su prenotazione per gruppi e attività -Orario invernale: dal 1° ottobre-30 aprile da lunedì a giovedì 9:00-12:00/13:00-17:00 venerdì 9:00-12:00/13:00-16:00 sabato, domenica e altri orari, apertura su prenotazione per gruppi e attività. Aperture straordinarie durante tutto il corso dell'anno sono previste per visite guidate, mostre e altre attività.
  • INGRESSO A pagamento
  • BOOKSHOP -SI
  • SUPERFICIE -10.000 mq
  • VISITE GUIDATE -SI, prenotazione telefonica o via E-mail
  • INDEX SEMINUM -SI, a richiesta via E-mail

Cenni storici

La sua storia risale al 1961, quando un amatore e collezionista di piante rare, Giuseppe Giovanni Bellia, animato da una grande passione per la botanica, crea i Vivai di San Bernardino, nel comune di Trana (TO).  I Vivai specializzati nella coltura di erbacee perenni da roccioso e da proda, propongono in vendita molte rarità introvabili all’epoca nei vivai italiani. Nel 1967 Bellia trasforma i Vivai in un “Giardino botanico sperimentale per l’acclimatazione di piante alpine ed erbacee perenni”, che successivamente, prenderà il nome Giardino Botanico “Rea” in onore a Giovanni Francesco Re (1773-1833), medico e botanico, che per primo studiò la flora delle Valli di Susa e Sangone.

Sin dal 1967 pubblica annualmente il Delectus Seminum e, fino al 1987, viene pubblicato un Bollettino d’informazione, che raccoglie articoli botanici, scientifici e divulgativi. Nel 1970, su idea di Giuseppe Giovanni Bellia, viene costituita una Associazione tra i Giardini Botanici alpini, che nel 1974 prenderà il nome AIGBA (Associazione Internazionale Giardini Botanici Alpini), tutt’ora attiva.

Dal 1989 è di proprietà della Regione Piemonte, con gestione a cura della Società Cooperativa CAPVS, su incarico dell’ Unione dei Comuni Montani Val Sangone.

Struttura e organizzazione

Il personale è costituito da un Curatore, due giardinieri e un amministrativo. All’occorrenza altro personale della Cooperativa viene utilizzato per lavori di manutenzione straordinaria, mentre collaboratori esterni supportano visite guidate e attività per scolaresche e gruppi.

Le principali collezioni

Il Giardino Botanico Rea è situato in Val Sangone, a circa 30 Km a ovest di Torino, su di una superficie di circa 10.000 mq e ad una quota di 450 m s.l.m.

Sono coltivate circa 2500 tra specie, varietà e cultivar di piante provenienti dal Piemonte, Italia e da tutto il mondo. Le specie piemontesi sono inserite in Biotopi, che rappresentano piccoli ambienti ricostruiti: bosco misto di latifoglie, ambiente acquatico, roccera calcarea e di serpentino. Due serre a differente clima ospitano rispettivamente piante tropicali, succulente, mentre una terza serra è dedicata alla collezione di specie carnivore e, durante l’inverno ospita le specie delicate, agrumi, fuchsie, pelargoni. E’ presente un arboreto con specie ornamentali rustiche e una zona è stata riadattata per attirare farfalle e insetti utili. Principali collezioni riguardano il genere Iris, che comprende sia specie botaniche, Iris perrieri, Iris sibirica, Iris graminea, ecc. che cultivar ornamentali, in particolare Iris barbate alte. Questa collezione custodisce Iris storiche create dallo stesso Giuseppe G. Bellia e dalle “Signore delle Iris” (Nita Stross Radicati, Gina Sgaravatti, Mary Senni, Flaminia Specht), negli anni sessanta del novecento, per poi arrivare a ibridatori moderni, sia italiani che stranieri. Altra collezione di specie ornamentali riguarda il genere Fuchsia, con circa 20 specie botaniche e 50 cultivar.

Collezioni di specie officinali, aromatiche e alimentari sono ospitate in tre aiuole e una area è dedicata al recupero dei cereali antichi e storici.

 

Attività e progetti

Le attività sono rivolte verso la divulgazione e lo studio della botanica, sia per gli adulti che per le scolaresche in visita. Il Giardino dispone di un’ampia sala didattica che ospita corsi, conferenze, Mostre, convegni e che può essere utilizzata durante tutto il corso dell’anno.

Le scolaresche possono effettuare la visita guidata del Giardino e partecipare ad appositi Laboratori didattici a tema, studiati per i diversi cicli di istruzione.

Durante il periodo di apertura festivo vengono svolte sia visite guidate, generiche o a tema, che approfondimenti con esperti, oltre ad attività culturali, quali concerti, teatri, ecc.

Un progetto di studio e conservazione delle Iris botaniche piemontesi è attualmente in corso.

Un progetto di studio, conservazione e rivalutazione di prodotti agricoli locali è attualmente in corso, per evitare la perdita di biodiversità agricola, in collaborazione con Associazioni culturali di agricoltori locali, in cui il Giardino si è posto quale custode  come Casa Sementi e Biodiversità. Gli ambiti riguardano i cereali antichi, grano, segale, orzo e alcuni ortaggi quali cipolle e fagioli.

Vi è in corso anche un Progetto rivolto alla salvaguardia degli insetti impollinatori sempre più a rischio scomparsa, tramite la semina e coltivazione di specie vegetali che li ospitano e li nutrono.

Bibliografia

In aggiornamento