Orto Botanico Università di Lecce
- Università degli Studi di Lecce - Via Prov. Lecce-Monteroni, 73100 LECCE
tel: +39 0832 298895 - fax: +39 0832 298895
email: orto.botanico@unisalento.it
web: www.ortobotanico.unile.it - RESPONSABILI Direttore: Prof. Silvano Marchiori (silvano.marchiori@unisalento.it)
Responsabili tecnici: Dott. Fabio Ippolito (fabio.ippolito@unisalento.it) - Dott.ssa Rita Accogli (rita.accogli@unisalento.it) - ORARI aperto nel periodo 15 settembre - 30 giugno
dal lunedì al venerdì: mattina: 9:00 - 13:00 pomeriggio: 15:00 - 18:00 (15 ottobre - 15 marzo: 16:30) - INGRESSO gratuito
- BOOKSHOP no
- SUPERFICIE 17.530 mq (primo nucleo); 145.500 mq (struttura satellite in costruzione)
Altri dati fisici: Precipitazioni annuali: 615 mm - Altitudine s.l.m.: 23 m ca. - Area totale serre a vetri: 300 mq - Area totale tunnel ombreggianti: 2500 mq - Area a vegetazione naturale interna all’Orto: sì, pseudosteppe a Stipa austroitalica Martinovský e Hyparrhenia hyrta (L.) nell’orto satellite - Accessibilità ai disabili - VISITE GUIDATE sì, su prenotazione
- INDEX SEMINUM
Cenni storici
Già nel 1810 Lecce fu sede di un Orto botanico, fondato a seguito dell’l’istituzione delle Società di Agricoltura in ogni provincia del Regno di Napoli. L’uomo a cui più di ogni altro furono legati lo sviluppo e la gestione della struttura fu Gaetano Stella; sotto la sua direzione, infatti, l’estensione dell’orto si ampliò fino a raggiungere la superficie di circa tre ettari e mezzo, si costruirono i locali per il ricovero invernale delle piante più delicate e delle specie tropicali, furono arricchite le collezioni vive già esistenti. Il catalogo delle piante dell’orto, pubblicato nel 1857, elencava ben 570 taxa subgenerici, di cui oltre 100 varietà di alberi da frutto. Dopo quasi un secolo di storia, il decadimento della struttura si compì definitivamente nel primo dopoguerra con la costruzione, sul suolo di sua pertinenza, di alcuni edifici pubblici.
All’inizio degli anni ’90, per iniziativa di Sergio Sabato, già docente di botanica a Napoli, si avviò un’iniziativa per ricostituire un orto botanico universitario a Lecce; fu destinata a primo nucleo un’area situata all’interno del campus universitario ‘Ecotekne’, mentre parallelamente venivano avviati i contatti e le procedure urbanistiche per la creazione di una struttura satellite, ben più estesa, in un’area posta nella parte orientale della città di Lecce, nei pressi della Masseria Sant’Angelo, attualmente gestito da una Fondazione di cui l’Università fa parte.
Struttura e organizzazione
L’Orto botanico di Ecotekne è un nucleo di modesta superficie (circa 1,7 ettari), posto sul luogo ove sorgevano le vecchie cave di tufo retrostanti Villa Tresca, lungo la strada che conduce da Lecce a Monteroni. Al suo interno sono ancora presenti piccoli gruppi di eucalipti (piante avventizie ormai naturalizzate nel Salento) e di pino d’Aleppo, risultato di rimboschimenti precedenti all’istituzione del Campus universitario, mentre lungo il suo perimetro si sviluppano specie autoctone ed ornamentali.
Un’area di macchia e boscaglia accoglie il visitatore, che qui potrà osservare le specie legnose tipiche dell’area salentina; segue un frutteto con le specie arboree legate all’agricoltura tradizionale. In due piccole aree umide (un laghetto ed un idrofitario) sono ospitate piante acquatiche; sul lato opposto sono collocati un rock-garden con piante succulente coltivate in piena terra oltre ad una piccola collezione di piante officinali ed ornamentali mediterranee.
Un ampio piazzale accoglie le specie che vengono di volta in volta coltivate in contenitore nell’ambito di campagne di raccolta e propagazione di germoplasma appartenente a specie spontanee rare, minacciate o strutturanti gli ambienti naturali del Salento. Sono infine presenti un campo per la coltivazione di specie erbacee di interesse agrario e alcune strutture protette (serre e tunnel) per la propagazione delle piante.
Annesso all’Orto botanico è l’Herbarium Lupiense, riconosciuto dall’Index Herbariorum di New York con l’acronimo “LEC” una raccolta di circa 20.000 exsiccata della flora italiana e salentina in particolare.
Lo staff strutturato è composto da due tecnici laureati (un agronomo e una biologa) ed un giardiniere.
Le principali collezioni
Aree di rinaturalizzazione a macchia boscaglia
Scarpata di specie rupicole
Frutteto di specie e cultivar locali
Laghetto con idrofite spontanee
Vasca con idrofite ornamentali
Roccera con succulente
Specie esotiche
Campo delle officinali
Campo delle specie agrarie
Allium atroviolaceum Boiss.
Anthemis hydruntina H.Groves
Anthyllis barba-jovis L.
Aurinia leucadea (Guss.) K.Koch
Calystegia soldanella (L.) R.Br.
Campanula versicolor Andrews
Centaurea leucadea Lacaita
Centaurea subtilis Bertol.
Dianthus japygicus Bianco & Brullo
Ephedra campylopoda C.A.Mey.
Ephedra distachya L.
Erica forskali Vitm.
Euphorbia paralias L.
Ficus carica L.
Ipomoea sagittata Poir.
Iris revoluta Colasante
Juniperus phoenicea L.
Limoniastrum monopetalum (L.) Boiss.
Limonium japygicum (H.Groves) Pignatti
Medicago marina L.
Mespilus germanica L.
Myrtus communis L.
Otanthus maritimus (L.) Hoffmanns. & Link
Pancratium maritimum L.
Periploca graeca L.
Pistacia lentiscus L.
Prunus webbii (Spach) Vierh.
Quercus amplifolia Guss.
Quercus virgiliana (Ten.) Ten.
Quercus ilex L. ssp. ilex
Quercus ithaburensis Decaisne ssp. macrolepis (Kotschy) Hedge
Quercus coccifera L.
Ruscus aculeatus L.
Sarcopoterium spinosum L.
Vicia giacominiana Segelberg
Attività e progetti
Collaborazione a numerosi progetti promossi da enti locali (Comuni, Province, Regione) e Unione europea, sulla salvaguardia degli habitat e delle specie autoctone, sulla valorizzazione delle risorse genetiche agrarie con particolare attenzione a quelle rare, minacciate e di interesse fitogeografico, sui seguenti temi:
• Programmi e progetti relativi alla conservazione
• Conservazione in situ
• Studio delle piante medicinali;
• Programmi di raccolta, moltiplicazione e coltivazione ex situ (non è presente una banca del germoplasma)
• Programmi di reintroduzione
• Programmi di ricerca
• Registrazione e gestione informatica accessioni
• Settore delle biotecnologie
• Biologia applicata alla conservazione
• Sistemi informative territoriali applicati alla floristica e alle scienze della vegetazione
• Conservazione degli ecosistemi
• Educazione ambientale
• Etnobotanica
• Floristica
• Orticoltura
• Biologia e controllo delle specie aliene
• Recupero ambientale e ingegneria naturalistica;
• Biologia e trattamento dei semi;
• Sistematica e tassonomia;
• Sostenibilità;
• Farmacologia;
• Agricoltura e valorizzazione del paesaggio agrario;
• Arboricoltura e gestione del verde urbano
• Programmi educativi
• Cartellonistica e segnaletica
• Conferenze e seminari didattici e divulgativi
• Guide e pubblicazioni
• Visite guidate
• Mostre e manifestazioni speciali
• Training universitari
• Programmi e progetti didattici per le scuole di ogni ordine e grado
Bibliografia
S. Sabato (1992) – Un Orto Botanico a Lecce, in Orti Botanici, Giardini Alpini, Arboreti Italiani, pp. 339-346. Edizioni Grifo, Palermo.
S. Marchiori (1995) – L’Orto Botanico di Lecce. Museologia scientifica XII (1-2), pp. 143-148.
S. Marchiori, R. Accogli, F. Ippolito et al. (2000) – Conservazione “ex situ” di piante delle liste rosse della Puglia. Primi risultati. Atti del 2° Seminario “La cooperazione italo-albanese per la valorizzazione della biodiversità”, Tirana.
F. Minonne, M. Madonna, F. Ippolito et al.(2001) – La conservazione delle vecchie cultivar di specie fruttifere presenti nel Salento. Atti del 4° Seminario “La cooperazione italo-albanese per la valorizzazione della biodiversità”, Tirana.
F. Minonne, E. Vincenti, F. Ippolito et al. (2001) – L’attività dell’Orto Botanico di Lecce nel reperimento e la propagazione delle vecchie cultivar di Ficus carica L.. Atti del 4° Seminario “La cooperazione italo-albanese per la valorizzazione della biodiversità, Tirana.
S. Scandura, R. Accogli, F. Ippolito et al. (2001) – Una banca dati per l’Orto Botanico di Lecce. Atti del 4° Seminario “La cooperazione italo-albanese per la valorizzazione della biodiversità, Tirana.
S. Marchiori, V. Zuccarello, F. Ippolito et al. (2001) – Centro studi per la protezione e la conservazione delle specie botaniche del Mediterraneo con annesso giardino botanico. Atti del 4° Seminario “La cooperazione italo-albanese per la valorizzazione della biodiversità, Tirana.
S. Marchiori, F. Ippolito, R. Accogli, F. Minonne (2002) – Orto botanico di Lecce: strategie nel territorio. in “Orto Giardino Botanico e Città”. Celid, Torino.
F. Minonne, F. Ippolito, R. Accogli, S. Marchiori (2004) – Il reperimento e la conservazione del germoplasma fruttifero in provincia di Lecce. Poster, in Atti del Convegno “2° Convegno sulle Piante Mediterranee. Valorizzazione delle risorse e sviluppo sostenibile”. Sessione poster. Palermo.
R. Accogli, F. Minonne, F. Ippolito, S. Marchiori (2007) – Biodiversity conservation: collection and propagation of local cultivars and wild-type ancestors of edible plants 3° Congresso Mondiale degli Orti Botanici (Wuhan, China 15-20 aprile 2007) (http://www.bgci.org/files/Wuhan/PosterConserving/IppolitoEdible.pdf)
R. Accogli, P. Medagli, F. Ippolito, S. Marchiori (2007) – Ex situ and in situ conservation strategies for spontaneous plant species in Puglia (Italy) 3° Congresso Mondiale degli Orti Botanici (Wuhan, China 15-20 aprile 2007)
(http://www.bgci.org/files/Wuhan/PosterConserving/Accogli.pdf)
F. Ippolito, R. Accogli, S. Marchiori (2007) – A Botanical Garden for the protection and conservation of East mediterranean plants Congresso Mondiale degli Orti Botanici (Wuhan, China 15-20 aprile 2007)
(http://www.bgci.org/files/Wuhan/PosterConserving/IppolitoMed.pdf)
F. Ippolito, F. Minonne, T. Rifuggio, S. Arzeni, S. Marchiori (2008) – L’Orto Botanico di Lecce per la valorizzazione della biodiversità delle aziende agrobiologiche. VIII Congresso Nazionale sulla Biodiversità (Lecce, 21-23 aprile 2008) – “La Biodiversità, una risorsa per sistemi multifunzionali”.