Orto Botanico delle Alpi Apuane “Pellegrini – Ansaldi”
- Pian della Fioba (MS)
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Dott. Andrea Ribolini Tel: +39 348 880 9255
email: ortoapuane.aquilegia@gmail.com - ORARI
- INGRESSO
INTERO: €5
GRATUITO: under 18 - BOOKSHOP no
- SUPERFICIE Circa 3 ettari
- VISITE GUIDATE L'apertura e le visite guidate sono curate dall'Associazione "Aquilegia", tra i cui soci figurano laureati e studenti dei corsi di Scienze Naturali, Biologiche, Forestali e similari delle università toscane.
ORARI DI PARTENZA DELLE VISITE GUIDATE
MATTINO: 9:30 - 10:15- 11:15 - 12:00
POMERIGGIO: 15:00 - 15:45 - 16:45 -17:45
L'accesso, dall'entrata al rifugio-laboratorio seguendo il percorso ad accesso facilitato, è libero e gratuito. L'itinerario di visita guidata si svolge su un sentiero escursionistico da circa 100 metri di dislivello e, pertanto, è sconsigliato a chi soffra di vertigini o abbia problemi di affaticamento o deambulazione.
NB: Per poter effettuare la visita sono necessarie calzature chiuse e a suola incisa. - INDEX SEMINUM http://www.ortobotanicoitalia.it/files/toscana/alpiapuane_indexseminum.pdf
News
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- Open Day per insegnanti18 settembre 2019
Cenni storici
Istituito il 22 luglio 1966, l’Orto Botanico delle Alpi Apuane venne inizialmente dedicato al medico e botanico Pietro Pellegrini (1867-1957) autore della “Flora della provincia di Apuania”. Nel 2016, in occasione del 50° anniversario della sua fondazione, l’Orto viene cointestato a Maria Ansaldi, botanica dell’Università di Pisa, già curatrice dell’Orto e profonda conoscitrice e amante delle Alpi Apuane.
L’orto è situato a Pian della Fioba, una amena località a 900 m s.l.m. che si trova lungo la strada panoramica che collega Massa con la Garfagnana.
Struttura e organizzazione
L’Orto Botanico, di proprietà del Comune di Massa, è gestito dall’Associazione Aquilegia Natura e Paesaggio Apuano ONLUS in collaborazione con l’Università di Pisa e il Parco Regionale delle Alpi Apuane.
E’ stato recentemente oggetto una serie di interventi di valorizzazione, che sono stati progettati e realizzati in collaborazione col Parco regionale delle Alpi Apuane.
Una consistente parte delle opere realizzate ha mirato all’improcrastinabile soluzione di problemi fortemente condizionanti l’attività dell’Orto stesso, quali l’approvvigionamento idrico e la possibilità di utilizzare in maniera opportuna il rifugio-laboratorio, che oggi si presenta accogliente e dotato di una funzionale aula didattica multimediale. In essa i visitatori, aiutati dalle guide, trovano strumenti informatici e apparecchiature che consentono l’osservazione di campioni come lo stereomicroscopio; è inoltre possibile seguire la proiezione di materiali audio-video a carattere didattico, scientifico e divulgativo.
Fra le strumentazioni scientifiche attualmente in dotazione c’è una stazione meteorologica automatizzata inserita nella rete di rilevamento della Regione Toscana; i valori di temperatura, umidità dell’aria e precipitazione vengono registrati e trasmessi attraverso la rete radio della Regione Toscana.
La fruibilità dell’Orto botanico è stata migliorata rendendo più visibile e accogliente la zona di ingresso e realizzando un percorso facilitato, corredato da numerosi pannelli didattici, che conduce al rifugio-laboratorio. Il progetto ha prodotto una versione rinnovata del logo dell’Orto, da sempre rappresentato da una pianta simbolo, Globularia incanescens.
L’Orto Botanico si presenta ancora oggi coerente alla filosofia che ne ha visto l’istituzione, con un aspetto in gran parte naturale, ma con una veste rinnovata e con una buona dotazione di attrezzature necessarie ad accogliere i numerosi visitatori e a soddisfare i loro interessi, offrendo risposte stimolanti alla loro curiosità.
Le principali collezioni
La copertura vegetale dell’ Orto Botanico “Pellegrini-Ansaldi” è in gran parte spontanea; le specie più interessanti della flora apuana vi crescono infatti spontaneamente.
L’Orto comprende una coltura sperimentale di piante d’alto fusto, per lo più conifere, messe a dimora con l’istituzione dell’Orto stesso, che attualmente vengono via via diradate. Si tratta in prevalenza di pino nero d’Austria (Pinus nigra subsp. nigra), pino strobo (Pinus strobus), pino marittimo (Pinus pinaster), abete bianco (Abies alba), cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica), cipresso di Lawson (Chamaecyparis lawsoniana), duglasia (Pseudotsuga menziesii), ontano napoletano (Alnus cordata), e acero di monte (Acer pseudoplatanus).
Il substrato dell’Orto botanico è costituito in piccola parte da scisti porfirici (Permiano – Paleozioco) di natura silicea, e per il rimanente da “grezzoni” (Triassico – Mesozoico) di natura calcarea.
La parte dell’Orto costituita da scisti porfirici ospita numerose piante acidofile, che sulle Apuane sono spesso presenti nei boschi di castagno (Castanea sativa), come il cisto (Cistus salvifolius), l’erica arborea (Erica arborea), ed altre (Teucrium scorodonia, Digitalis lutea, Phyteuma orbiculare).
La maggiore estensione dell’Orto Botanico è costituita da dolomia; qui sono presenti il carpino nero (Ostrya carpinifolia), il cerro (Quercus cerris), l’orniello (Fraxinus ornus) ed i sorbi (Sorbus aria, S. aucuparia).
Nelle ampie radure sono presenti arbusti come la lantana (Viburnum lantana), il pero corvino (Amelanchier ovalis) e la coronilla (Coronilla emerus).
Sulle rocce calcaree affioranti, o nelle radure, vivono diverse specie endemiche; di queste molte sono esclusive delle Alpi Apuane (Salix crataegifolia, Santolina leucantha, Polygala carueliana), altre delle Apuane e dell’Appennino Lucchese (Thesium sommieri, Buphthalmum salicifolium subsp. flexile, Carex macrostachys, Moltkia suffruticosa, Rhamnus glaucophyllus, Globularia incanescens, Leontodon anomalus); altre ancora sono presenti su gran parte della catena appenninica (Scabiosa holosericea, Centaurea ambigua subsp. ambigua, Orchis pauciflora) e sulle montagne del bacino del Mediterraneo (Astragalus purpureus subsp. gremlii, Hypericum coris, Helianthemum oelandicum subsp. italicum).
All’interno dell’Orto Botanico è stato allestito un laghetto con lo scopo di ospitare alcune specie vegetali presenti nelle poche zone umide d’altitudine delle Alpi Apuane (Alchemilla xanthochlora, Carex sp. pl., Dactylorhiza maculata, Eleocharis palustris, Eriophorum latifolium, Galium palustre, Mentha aquatica, Myosotis sp. pl., Veratrum album subsp. lobelianum). Al suo interno trovano rifugio anche anfbi e rettili quali il Tritone alpestre apuano (Ichthyosaurus alpestris apuana) e la Natrice dal collare (Natrix natrix).
In una ristretta zona dell’Orto Botanico, con esposizione a Nord, vive il mirtillo (Vaccinium myrtillus), che rappresenta un tipo di vegetazione presente sui più elevati rilievi di natura silicea delle Alpi Apuane: la brughiera a mirtilli, nella quale vivono anche diverse specie alpine.
Sono inoltre presenti alcune specie fungine (Macrolepiota procera, Cantharellus cibarius, Boletus granulatus, Russula virescens).
Attività e progetti
L’Orto Botanico ha aderito ai progetti KeyToNature e Dryades per la produzione di chiavi interattive di identificazione. Recentemente è stata messa a punto la Guida ai licheni epifiti dell’Orto Botanico delle Alpi Apuane a cura di Pier Luigi Nimis, Stefano Martellos e Maria Ansaldi (Foto di AA.VV. dall’archivio di ITALIC).
Per la conservazione del germoplasma l’Orto botanico “Pellegrini-Ansaldi” collabora con la banca semi dell’Orto Botanico e Museo di Pisa (Dipartimento di Biologia dell’Università).
Bibliografia
ANSALDI M. (1990) – Orto Botanico di Pian della Fioba. Comunicazione alla riunione scientifica del gruppo di lavoro per gli Orti Botanici della S.B.I., “I giardini botanici dell’Appennino” Abetone, 6-7 luglio 1990. Quaderni dell’Orto Botanico Forestale di Abetone, n° 1. A cura della Comunità Montana “Appennino Pistoiese”, pp. 13-15, 1992.
ANSALDI M., GUAZZI E., PUCCINI R. (2008) – L’Orto botanico “Pietro Pellegrini”. Un giardino alpino nel Parco Regionale delle Alpi Apuane. Parco Regionale delle Alpi Apuane. Tipografia Mori. Massa. 80 pp.
ANSALDI M., VERGANI V. (1992) – Orto Botanico delle Alpi Apuane “Pietro Pellegrini”. In: “Guida agli Orti Botanici della Toscana”, Regione Toscana, pp. 63-69.
BERNINI A., PIAGGI E. (1997) – 37 Giardini Botanici delle Alpi e degli Appennini – 70 escursioni floristiche consigliate. 176 pp., Pavia.
MARCHETTI D., MONTI G., UZZO E. (1979) – Guida dell’Orto Botanico delle Alpi Apuane “Pietro Pellegrini”. Pacini Ed., Pisa.
MONTI G. (1992) – Il Giardino Botanico “P. Pellegrini” in: RAIMONDO F.M. (ed.): Orti Botanici, Giardini Alpini, Arboreti Italiani, Palermo, 437-442.