Giardino Botanico Alpino ChanousiaGiardino Botanico Alpino Chanousia

  • Indirizzo estivo: Colle Piccolo San Bernardo - 11016 La Thuile – Aosta
    Indirizzo valido tutto l'anno: Dipartimento di Biologia Vegetale - Viale Mattioli 25 - 10125 Torino
    tel: 0033 4 79 074332 - web: www.chanousia.org
  • RESPONSABILI Barbara Barisani
    cell. 338 2714269 - mail: barbara.barisani@tin.it
  • ORARI Aperto, neve permettendo, da inizio luglio alla terza domenica di settembre, tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 19,00
  • INGRESSO Costo del biglietto 2,00 €. L’ingresso è gratuito per bambini e ragazzi fino a 12 anni
  • BOOKSHOP Nella biglietteria all’ingresso è possibile acquistare le pubblicazioni di Chanousia o altri testi di interesse botanico.
  • SUPERFICIE
  • VISITE GUIDATE Dal 15 luglio al 31 agosto è disponibile una visita guidata, anche senza prenotazione, dalle ore 10,00 alle ore 11,00. E’ possibile su prenotazione la visita guidata in orari diversi per gruppi e comitive
  • INDEX SEMINUM

Cenni storici

Campanula Lactiflora

Campanula Lactiflora

Il giardino alpino Chanousia si trova al colle del Piccolo San Bernardo, su un territorio che è diventato francese dal dopoguerra, nel comune di Séez, a circa 800 m dal confine tra Italia e Francia, a 2170 m di altitudine.

 

La storia del giardino inizia nella seconda metà dell’ottocento, quando l’abate valdostano Pierre Chanoux (1828-1909), rettore dal 1860 dell’Ospizio dell’Ordine Mauriziano sito al colle, grande naturalista e botanico, iniziò a raccogliere in un terreno antistante l’Ospizio, adibito a “orto –giardino”, molte specie di piante alpine, sia per sperimentarne la coltivabilità a quella quota elevata, sia per insegnare ai turisti e ai montanari ad ammirarne la bellezza, a conoscerle e a rispettarle.
Nel 1891 il comune di La Thuile mise a sua disposizione un pascolo a poca distanza dall’ospizio, affinché potesse proseguire le sue ricerche sulla flora alpina. Da tempo l’abate accarezzava l’idea di disporre di un terreno adatto alla realizzazione di un giardino alpino. In quei tempi cominciavano a fiorire i giardini botanici sulle Alpi, in particolare in Svizzera, e proprio alcuni amici svizzeri, botanici e floricoltori, aiutarono l’Abate Chanoux a concretizzare il suo sogno.

Foresteria e Heracleum Mantegazzianum

Foresteria e Heracleum Mantegazzianum

Tra mille difficoltà, che l’abate superò utilizzando tutte le proprie risorse, anche economiche, il giardino fu inaugurato nel 1897, e gli fu dato il nome “Chanousia”, in onore del suo ideatore, su suggerimento dell’amico svizzero Henri Correvon.
Ben presto l’abate fu affiancato nel proprio lavoro al giardino dal prof. Lino Vaccari, botanico appassionato, docente di Scienze Naturali al Liceo di Aosta. Vaccari succedette alla direzione del giardino alla morte dell’abate Chanoux, avvenuta nel 1909. Con il suo lavoro, nell’arco di circa quarant’anni, il giardino raggiunse il massimo splendore, con alcune migliaia di specie coltivate, e divenne famoso in tutto il mondo.

 

Nel settembre del 1943, a causa delle vicende belliche, Vaccari dovette abbandonare precipitosamente il giardino, senza poter salvare nulla, né i testi della biblioteca, né le raccolte fotografiche, né il preziosissimo erbario. Le costruzioni del colle, comprese quelle del giardino, furono occupate dalle truppe e il colle divenne teatro di guerra fino alla sua conclusione nel 1945. In seguito al trattato di pace tra Francia e Italia del 1947 la parte del colle su cui sorgono l’ospizio e il giardino entrò a far parte del territorio francese, e solo in seguito, nel 1964, l’uno e l’altro vennero riconosciuti proprietà italiane in Francia. Il giardino rimase abbandonato a se stesso e, non più curato, perse gran parte delle collezioni di piante, a causa dell’incuria e dei prelevamenti effettuati non sempre in buona fede. Il prof. Vaccari non tornò più a rivedere la sua Chanousia e morì a Roma nel 1951, amareggiato a causa dei gravi danni apportati al giardino dalla guerra e dall’abbandono.

Nel 1975, finalmente, grazie all’interessamento della Société de la Flore Valdôtaine e all’opera appassionata di alcune persone, tra le quali il valdostano Efisio Noussan, il prof. Bruno Peyronel (allievo di Vaccari alla Chanousia prima della guerra) e la prof.ssa Giovanna Dal Vesco dell’Università di Torino si trovò un accordo tra Italia e Francia. Nacque l’Associazione Internazionale “Chanousia”, di cui è presidente l’avv. Paolo Emilio Ferreri di Torino, direttore il prof. Philippe Kűpfer dell’Università di Neuchâtel in Svizzera, vicedirettrice la prof.ssa Consolata Siniscalco dell’Università di Torino. Curatrice del giardino è Barbara Barisani.

Struttura e organizzazione

Roccera calcarea flora locale e M. Bianco

Roccera calcarea flora locale e M. Bianco

Il giardino alpino Chanousia si trova al colle del Piccolo San Bernardo, in territorio francese, nel comune di Séez, a circa 800 m dal confine tra Italia e Francia e a 12 km dal comune di La Thuile, a 2170 m di altitudine.

 

Si estende per circa un ettaro su substrato siliceo, sul fianco del pendio che costeggia la strada che da La Thuile in Italia conduce a La Rosière in Francia e presenta esposizione nord-est/sud-ovest.
Percorrendo i vialetti, si possono incontrare le diverse ”anime” di Chanousia. Una parte ripropone le specie sopravvissute all’abbandono (Allium victorialis, Wulfenia carinthiaca, Achillea clavenae), le quali crescono rigogliose nelle loro aiuole originali. Altri angoli del giardino accolgono roccere restaurate o di nuova costruzione, nelle quali le specie sono esposte o con un criterio geografico (flora locale, dei Pirenei, del Caucaso,…) o con un criterio sistematico (roccera dei Sedum e dei Sempervivum, roccera dei Dianthus,…). In alcune zone del giardino infine sono stati ricostruiti alcuni ambienti tipici delle Alpi, quali la morena, il ghiaione, le rupi calcaree, la torbiera e gli ambienti umidi. Data la grande estensione del giardino, vaste aree sono lasciate a pascolo naturale. Nella zona storica, di grande suggestione, si può passeggiare tra le roccere originali, a testimonianza dello stile romantico dei giardini ottocenteschi. In queste roccere le piante crescono rigogliosamente a formare splendide macchie di colore.
I due semenzai originali sono stati recuperati per raccogliere e illustrare le specie officinali della montagna e le specie locali di graminacee, mentre le semine vere e proprie vengono effettuate più in basso, nel comune di Gignod, nella valle del Gran San Bernardo, in un vivaio gestito dalla Regione Valle d’Aosta.

Attività e progetti

Soldanella Alpina

Soldanella Alpina

Chanousia promuove la conoscenza dell’ambiente alpino e periodicamente organizza convegni e incontri internazionali su temi di interesse biologico, geografico, naturalistico. Lo scopo fondamentale del giardino è quello individuato e promosso dal suo fondatore abate Pierre Chanoux, e cioè far conoscere alla gente e soprattutto ai giovani la bellezza e la vulnerabilità della flora alpina per contribuire alla sua salvaguardia.

 

Il giardino non dispone di personale fisso. L’attività viene programmata dal consiglio dell’Associazione, che si riunisce alcune volte nel corso dell’anno, e dal Comitato Scientifico. Il lavoro al giardino è svolto da volontari, tra i quali molti sono studenti delle università di Torino, Chambery, Grenoble, Neûchatel. I lavori più pesanti di manutenzione vengono svolti da operai in servizio al giardino per alcune settimane durante il periodo di apertura. Il restauro di molte roccere è opera di Egidio Anchisi, che da anni dedica al giardino il suo tempo e le sue preziose competenze.

Gentiana Ligustica

Gentiana Ligustica

Nelle ultime tre stagioni il giardino ha organizzato “Il concerto d’agosto”, con il Duo Mobile (flauto e pianoforte), seguito da un aperitivo, che incontra (tempo permettendo!) il grande favore di un pubblico affezionato.

 

I visitatori possono ricevere informazioni e visionare libri o altri materiali in vendita nella biglietteria all’ingresso del giardino. I volontari sono disponibili per le visite guidate, sia in orario fisso che su prenotazione. Per i ragazzi fino a 12 anni l’ingresso è gratuito; essi possono inoltre partecipare a un gioco didattico divertente e istruttivo alla conclusione del quale sono previsti simpatici premi.

Il giardino dispone di un piccolo museo storico e di una foresteria e conta circa 800 specie di piante alpine in coltura. Nella biglietteria all’ingresso è possibile acquistare le pubblicazioni di Chanousia o altri testi di interesse botanico.
Ogni anno viene prodotto un Index Seminum spedito a circa 200 orti botanici di tutto il mondo insieme a quelli dei Giardini valdostani Paradisia e Saussurea.

Bibliografia

Vanna Dal Vesco, Barbara Barisani – “Chanousia” – Neos Edizioni – Pubblicazione disponibile nelle versioni in italiano e in francese
Gianni Valente – “Chanousia, un giardino alpino senza frontiere” – DVD della durata di 17 minuti che propone la visita guidata al giardino sia in italiano che in francese
Guglielmo Lione – “I fiori di Chanousia” – CD con tantissime immagini dei fiori coltivati nel giardino. Ogni immagine è integrata con il nome scientifico della specie
Ivan Grasso – “Piccolo manuale zoologico di Chanousia” – Pubblicazione che illustra con testo e immagini i principali vertebrati e invertebrati che popolano il giardino.
Barbara Barisani – “La scuola incontra Chanousia” – Opuscolo interattivo proposto ai ragazzi tra gli 8 e i 12 anni, disponibile in diverse lingue ( italiano, francese, inglese, tedesco).